IntervArtista - Nigutindor

Nuova, nuovissima IntervArtista!
Sei curiosa di sapere chi incontriamo oggi?
In questo magico giorno di Solstizio e di Mezz'Estate te lo svelo subito...

il nuovo Banner! Ti piace?

Se ti piace cercare oggetti curiosi da regalare, ami la ceramica, i bijoux e la fantasia, allora impazzirai per lei:

Anna Marelli - Nigutindor



Il protagonista - Mi racconti del tuo nome e della tua Arte.

Mi chiamo Anna e la mia attività si chiama Nigutindor: è una tipica espressione dialettale milanese che recita “te regali un bel nigutin d’or fa su con la carta d’argenta”. Solitamente lo si diceva ai bambini, per prenderli un po’ in giro quando volevano un regalo o facevano i capricci, perché nigutin significa niente e d’or è d’oro.
Ho scelto questo nome in onore alla mia mamma e a mia nonna, milanesi, che mi hanno trasmesso la passione per il “fare a mano” e per l’arte.
Il nome in sé non ha un riferimento particolare a quello che faccio, dipingo ceramica bianca e creo bijoux con l’argilla, perché sono sempre in evoluzione e potrei cambiare materiale in un prossimo futuro; quello che conta è creare regali, oggetti da regalare ad altri o a se stessi.
Ha riferimento però nel significato del “niente d’oro”: anche un piccolo pensiero, se fatto con le mani e col cuore acquista valore come se fosse oro.
Faccio anche dei corsi: insegno ad usare la macchina da cucire, ad usare l’argilla e a fare dei timbri fai da te. L’idea è quello di abbattere le barriere del “non so farlo” perché il cambiamento nasce dal provare.

Il viaggio - Quando e come hai iniziato questo percorso? 

Ho studiato al liceo artistico e forse avrei dovuto fare l’istituto d’arte, molto più “materiale”.
Il destino mi ha portato a studiare Architettura e a lavorare come architetto paesaggista per 13 anni prima di capire che il “fare a mano” è per me più gratificante del progettare (e molte volte non vedere realizzato nulla).
Dopo un percorso di sblocco creativo, ispirato dal libro di Julia Cameron La via dell’artista ho capito che la mia strada è quella dell’espressione artistica, del crafting e forse dell’insegnamento di quest’arte.
Tra l’altro è un percorso che sto percorrendo tutt'ora e sto condividendo sul mio blog, ho creato anche un “Circolo Sacro” su Facebook e sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che la condivisione di questo percorso sta aiutando altre persone.



Il luogo – Mi racconti del luogo in cui crei?

Ormai mi sono impossessata di tutta la casa :)
Ho la stanza degli ospiti dedicata a craft room con la macchina da cucire di mia mamma (ha più di 60 anni) e un grande tavolo dove abbandono colori e pennelli, ma quando ho un lavoro grosso da fare il tavolo della sala diventa mio.
Più di una volta ho costretto mio marito a mangiare sul divano e sul tavolino in soggiorno per non spostare tutto il materiale del lavoro che stavo facendo.
Ho anche invaso il box con il forno per la ceramica e un piano di lavoro vicino al lavandino per lavorare l’argilla.

Lo strumento - Quali strumenti e tecnica usi?

Pennelli e pennino, quello per la calligrafia per intenderci, per la ceramica bianca.
La tecnica è quella del terzo fuoco.
Il “colore” viene applicato e diventa indelebile una volta che il supporto viene cotto a 780 gradi per più di 6 ore nel forno apposito. Dopo questo trattamento il colore non viene più via perché entra nella patina lucida della porcellana.
Sto testando il lavaggio di un porta-mestolo in lavastoviglie ( almeno 3 volte a settimana) e dopo 3 anni è ancora nuovo!
Per l’argilla uso la tecnica della lavorazione a lastra e gli strumenti molte volte sono simili a quelli del cake design: si tratta sempre di una pasta che viene stesa e lavorata. L’argilla viene poi cotta a più di 900 gradi, nello stesso forno da hobbista della ceramica bianca, e ricotta una seconda volta se voglio mettere la patina lucida e trasparente tipica della porcellana che si chiama cristallina.



Le relazioni – Chi sono i tuoi aiutanti, amici, antagonisti?

Senza Ivan, mio marito, che mi appoggia e mi aiuta non potrei fare nulla.
Non si lamenta del caos in casa, viene con me ai mercatini ed è il mio “venditore ufficiale”, è il mio fan numero uno, crede nelle mie capacità creative, apprezza tutto quello che faccio.
Ho poi un gruppo di creative (blogger o creative come me) con cui condivido la passione del crafter, ci troviamo spesso per momenti creativi o di divertimento e con alcune di loro ho creato anche una collaborazione. Abbiamo gli stessi interessi e lo stesso modo, un po’ scanzonato, di veder il mondo!
Antagonisti? Non ne ho, invece che crearli provo a collaborare.

Luce e ombra -  cosa ami di più e cosa meno della tua Arte?

Amo vedere le mie creazioni fare felice qualcuno, amo aprire il forno quando lavoro l’argilla e vedere tutte le mie creazioni colorate come se fossero caramelle, faccio pace con la mia parte bambina e mi sento bene.
Amo vedere qualcuno che prima non sapeva fare qualcosa e dopo un mio corso si sente più sicuro e ha voglia di provare e sperimentare.
Le ombre sono la poca considerazione per l’arte del fatto a mano che dilaga; cinese e che costa poco è meglio insomma. Ma sento che una nuova sensibilità si sta facendo strada, ci sono persone curiose di come faccio, quanto tempo impiego e che ama le cose belle e fatte bene!



  
L’orizzonte - Quale sono i tuoi prossimi obbiettivi e progetti?

I progetti per settembre sono i corsi: partire con nuovi corsi presso associazioni, librerie, lab nella mia zona o nelle città vicine.
E poi nuove collezioni e collaborazioni per il periodo natalizio, su cui sto già lavorando.
L’idea è sempre quella di poter vivere con quello che faccio, che per me è il lavoro più bello del mondo!
  
Il dono - Mi mostri la creazione che meglio ti rappresenta? 

Una sola creazione non basta!!!
Per la ceramica bianca sicuramente i piattini porta bustine, solitamente dipinti coi fiorellini, io ci ho disegnato l’astronave di Guerre stellari, l’arcobaleno dopo il temporale e messaggi motivazionali.
Per le creazioni in argilla, la collana con il diamante, la casa della collezione home e non può mancare la nuvoletta con le gocce in argilla nata dalla collaborazione con TamagoCraft.



Il consiglio - Mi sveli la tua frase guida, il tuo motto?

La mia frase guida è una cosa che mi dico per contrastare la mia paura di sbagliare, derivante da una ricerca, a volte anche ossessiva, della perfezione… e questo pensiero a volte blocca le mani:
Inizia, nessuno è nato imparato!

Il sentiero – Come ti raggiungo?

I social che uso di più sono sicuramente instagram e facebook.
Ho poi un blog in cui racconto del mio percorso di sblocco creativo e le novità sul mio percorso, dove racconto chi sono e cosa faccio, c’è una gallery e i contatti per i miei negozi on line su Etsy e su Alittle market.



Io sono totalmente affascinata da queste creazioni e resto in attesa di saperne di più!
E tu che ne dici? Ti ha conquistata Nigutindor?
Io dico di sì...

Grazie Anna!
E a tutti...

Buona Creatività!

Commenti

  1. Che deliziosi "nigutin d'or" (espressione che conoscono bene anche i bimbi del varesotto hehehe...)!

    RispondiElimina
  2. Vero, sono deliziose le creazioni di Anna :) !

    RispondiElimina

Posta un commento

Se vuoi lasciarmi un commento, puoi farlo qui :) Grazie!