Il Corso Pirulino (il ritorno di PL) - prima parte

L'Estate è sempre una stagione ricca per me.
Con i mesi caldi, con il massimo della luce, la voglia di fare aumenta e si espande.
Tra le mille attività a cui mi sono dedicata c'è UN corso.
Un appuntamento che attendevo da mesi e che, come previsto, è stata una splendida occasione di incontro e confronto.

Parlo del CORSO PIRULINO, che altro non è che la seconda Parte del più conosciuto Progettare Libri (corso di cui ho scritto e si è parlato in numerosi post e blog: guardate a sinistra sotto Corsi & Lab oppure QUI), sempre organizzato e curato da Paolo Canton.


Del Corso Pirulino potete leggere anche il bel resoconto di Francesca (Padrona di Casa Pirulino e meravigliosa Ospite, assieme a Oscar!)

Ora però, ve lo racconto anch'io!

Chi mi legge da un po'... sa che amo scrivere delle specie di fiction-blog, a puntate.
Ho provato a contenermi e fare un solo post ma... ahimè, non è possibile!
Però mi sono impegnata: solo due puntate!
Con meno parole (Francesca ha espresso già bene la sostanza di quei quattro giorni!) ma moltissime foto.
Pronti?


Luglio 2013, una calda mattina estiva
Esco di casa con un trolley stracolmo, uno zaino messo peggio e cartelletta alla mano.
Incontro Marta e Chiara (mie inseparabili compagne di viaggio, stanza e avventure!) e partiamo alla volta di Borgo Tossignano, in terre bolognesi.

Arriviamo nel primo pomeriggio allo Studio Pirulino dove, circondati dalle più morbide colline, ci accolgono Francesca, Oscar, Paolo e le compagne di corso.


Inutile dire che con un Topo non si scherza!

Dopo meno di dieci minuti di saluti, presentazioni e sorrisi... siamo già tutte sparse tra i tavoli a "ripassare" gli argomenti del primo corso PL.
Si piegano fogli, si ripetono nomi, si riscoprono attrezzi ormai indispensabili (la stecca osso ora è la mia migliore amica), si cuce come esperti sartorelli.




Meno di un'ora e l'atmosfera è già quella di casa.
Sarà la natura che ci avvolge, le pesche squisite e appena colte che ci vengono offerte, la passione condivisa, l'estate e la vacanza... siamo già gruppo.

E un pensiero ci accomuna: cosa si inventerà questa volta Paolo?

Ma è ora di cena e l'ostello ci attende.


La mattina seguente...
... rifocillate da un bel sonno, un buon caffè e dall'aria fresca, lo scopriamo.

Paolo si presenta con un sorriso sornione e un sacchetto di canapa, da cui ci fa pescare i numeri della tombola.
A ogni numero corrisponde una busta (come nei migliori giochi televisivi degli anni '80/'90!).
Dentro alla busta ognuno scopre il suo compito!


Julia


C'è chi è curioso, chi terrorizzato, chi entusiasta, chi vuol barattare, chi perplesso.
Addirittura qualcuno ci trova un regalo...

Francesca, Anna C. e Julia



Ogni compito ha un tema e dei vincoli da rispettare.
Soprattutto, tutti abbiamo una giornata e mezza per completare l'esercizio e realizzare il prototipo del libro.

La balena che vedete fa parte del mio compito.
Ho navigato tra stelle, sfere celesti e abissi, sporcandomi le mani di grafite, incontrando problemi tecnici, inventando un testo leggibile anche al contrario, realizzando una storia che sale e un'altra che cade...







E mentre nuotavo nelle immagini dentro la mia testa (e dentro a un meraviglioso libro prestatomi da Paolo), i miei compagni di corso disegnavano, rilegavano, tagliavano, incollavano, discutevano, meditavano... Creavano.

Marta al "Pensatoio"

il lavoro (splendido) di Marina

gli Spiriti della Casa vegliano su di noi

Anna & Anna


Il duro lavoro è stato condito con passeggiate, chiacchierate, gite in piscina per alcuni, e ottime cene!

Il terzo giorno...
... mentre terminiamo il primo lavoro, Paolo si ripresenta con il suo sacchetto di numeri.

Di nuovo si pesca ma stavolta, invece di una busta, riceviamo ognuno un compagno.
L'esercizio del giorno consiste nel confrontarsi (vestendo anche i panni dell'editore cattivo!), nel dare e ricevere consigli e critiche costruttive sul lavoro fin lì svolto, e nell'applicare tali correzioni.


Gioia, Paolo e Anna C.


A fine giornata, per la terza volta, Paolo ci sventola sotto il naso il suo amato sacchetto di numeri.
Metà di noi pesca da lì.
Gli altri pescano una busta numerata.

La mente di un Topo, a volte, può essere davvero contorta!

Si formano nuove coppie, composte da chi ha il numero e chi ha la busta che, ovviamente, contiene un compito.
Un compito, questa volta, da affrontare assieme: gioco di squadra!


La sorte è buffa a volte...
Io càpito, come nell'esercizio precedente, con Gloria!
E la busta a noi riservata presenta un tema, dei vincoli e del materiale da visionare.
Pensate un po', mi ritrovo tra le mani il librone sulle stelle di Paolo (che se la ride esclamando "non ci credo, ancora tu!").

Per fortuna, è ora di cena!

... continua! QUI



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