3°: IL corso con Carll CRISI

La parola "crisi" deriva dal greco e significa scelta.

Scelta, opportunità.
Comporta un cambiamento, se voluto.
Ecco, mercoledì ha avuto inzio la mia personale CRISI.


Mi preparo ad affrontare i "definitivi".
Chissà perchè, per me, è sempre così difficile.
Nei definitivi mi blocco, mi irrigidisco, tutte le mie paure di sbagliare vengono a galla e fanno a botte per stare in prima fila sul mio foglio Fabriano!
Mi irrigidisco io, le spalle, le braccia, le mani.
Si irrigidisce perfino la vicina di banco.
E' un virus!

Per fortuna c'è De Meester.
"Ilaria, se sei riuscita a fare quell'immagine, in uno schizzo piccolo, così bene... puoi farlo anche grande. Per forza. E' impossibile il contrario. Il disegno è già in te".
Grazie De Meester... ma tu sei Cneut, io solo una piccola Ila terrorizzata.


Però, piccola o meno, ci provo.
Che ne pensi Carll?
Espressione dal sopracciglio alzato e bocca ricurva in giù = Bleaaaa.
Rifaccio eh?
Sì.


E rifaccio, riprovo, ridisegno...
L'asino e il cane che camminano, il cane e l'asino, l'asino e il cane...
1,2,3,4,5,6 e ancora N volte! Allo sfinimento!
E provo la grafite, il carboncino, l'acquerello, gli acrilici, le tempere, la tecnica mista... tutte le combinazioni possibili!
L'asino e il cane che camminano, il cane e l'asino, l'asino e il cane...
E ora?
Raccolgo tutta una serie di:
"No"
"Ancora no"
"mmm..."
"Rifai"
L'asino e il cane che camminano, il cane e l'asino, l'asino e il cane...



 

"Cambia foglio, voi italiani solo con la Fabriano, tutti uguali!"
Allora tiro fuori la mitica Canson (e non sto facendo nessuna pubblicità!).
Visto, non ho solo la Fabriano e non uso gli acrilici graffiati, come tutti gli italiani!
L'asino e il cane che camminano, il cane e l'asino, l'asino e il cane...

 


"No no no... lasciati andare"
"Noooo... ma se l'hai fatto piccolo, lo fai anche grande"
"Non è possibile, vai a farti un giro"
E così per una giornata intera e la mattina del giovedì e...

CRISI!

"Il mercoledì e il giovedì almeno 5 di voi piangeranno" è la profezia di De Meester.
E in effetti ora di giovedì mattina anche la mia dirimpettaia è in lacrime: "... sono la quarta!" mi dice.
E De Meester mi chiama.
"Ilaaaaarrriaaaaa... piangi?"
No Meester, io non piango. Mi arrabbio, mi irrigidisco e mi spazientisco... ma non piango.
"Piangerai"
Non piangerò!

E mi sono arrabbiata, spazientita e irrigidita.
Ma non ho pianto!
Perfino il cane era eausto...


Rideva De Meester, annuendo.
L'asino e il cane che camminano, il cane e l'asino, l'asino e il cane...
Niente, sempre ingessati.
Finchè...
"Illlarria, prova a disegnare con la sinistra"
Con la sinistra?
"Con la sinistra hai meno controllo. Disegna un pò così, poi di nuovo con la destra, vedrai che sarai più sciolta".
Se lo dici tu Meester, ok.
Ci provo.

...continuo (qui)


Commenti

  1. Anonimo21.9.12

    bellissimo...
    Brava!

    luisa n.

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  2. Mi piace tantissimo il ritmo con cui scrivi!!!

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  3. Ila... È contagioso...hai irrigidito anche me! Sto per iniziare i disegni per Bologna, mannaggia!

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  4. Grazie dei commenti ^__^
    Pazientate fino lunedì? :P

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  5. Che bello questo racconto del corso..mi piace un sacco, e ora voglio sapere come continua !! :-)

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  6. anch'io sono curiosa!

    Sei bravissima...e coraggiosa...io avrei pianto già due giorni prima!

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  7. Grazie dei commenti ^__^

    Un poco di pazienza e arriva anche il resto ;)

    Buon week end

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